San Giovanni Battista: il mio auspicio
Che sia una lunga notte spensierata, dove prevalga la voglia di assestare un calcio metaforico al Covid, dove si festeggi senza eccessi. Per noi genovesi la festa patronale di San Giovanni Battista è significativa: con il confuego vogliamo ricordare le nostre origini, le nostre lontane tradizione che si perdono nella notte dei tempi.
Ma festeggiare il patrono cittadino significa anche partecipare alla celebrazioni religiose, molto sentite, a partire da quelle che si svolgeranno in cattedrale. Un vero peccato, per il secondo anno di fila, non scendere in piazza con la processione ed i Cristi portati da piazza Matteotti fino all’Expo, il tutto per le regole del Covid. I genovesi partecipavano attivamente in una giornata che è anche di riflessione e che dà il benvenuto all’estate
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