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Oggi si “festeggia” la donna: forte, fragile, madre, figlia, moglie, lavoratrice, compagna, amica… un universo colorato macchiato troppo spesso da ingiustizie nel corso della storia. Inutile ricordare cosa accadde quel – mai troppo – lontano 8 marzo. PiΓΉ importante sottolineare un dato: la Liguria Γ¨ la seconda regione in Italia per omicidio di genere.
In generale, i dati non sono confortanti: la violenza ovunque Γ¨ aumentata anche a causa del periodo di pandemia e molti problemi restano fissi nel tempo. La dipendenza economica, psicologica, la mancanza di certezza la giustizia possa veramente proteggere, il timore di essere sradicati dalla propria realtΓ (sono le donne ad essere allontanate dalla casa dell’aguzzino), quello per i figli… meccanismi perversi che spesso impediscono ad una donna di andare via, riprendere la propria vita in mano… e non per debolezza.
Giusto ricordarci il 25 novembre, ripercorrere le vie del dolore l’8 marzo, meno renderlo evento a sΓ©, magari condito da visibilitΓ sterile, trasformarli in una passerella, in una festa commerciale che ne esalti il lato ludico e non sacro. La donna Γ¨ vita, speranza, coraggio.
C’Γ¨ tanto su cui lavorare concretamente: il codice rosso Γ¨ un passo avanti, ma non funziona; le difficoltΓ nel trovare lavoro anche per il timore di ripercussioni da parte dei potenziali datori Γ¨ palese tanto da aver portato ad una commissione in Senato per la richiesta di agevolazioni nei confronti di nuove assunzioni e stabilizzazione; la legge sullo stalking esiste, ma troppo spesso non Γ¨ sufficientemente forte da impedire la donna debba cambiare cittΓ ; ancora si allontanano donna e figli dalla propria casa, per arrivare in case rifugio dove, fortunatamente, possono trovare sostegno, ma sono comunque distanti dal proprio mondo, oltre che dallβaguzzinoβ¦
Ancora tanto, tanto da fare mentre la sinistra propone solo parole e paranoie, preoccupandosi della forma e non della sostanza. Inutile ricordare come solo FdI abbia una donna quale leader, a fronte di coloro che decantano di perseguire lβuguaglianza solo a colpi di asterischi e DDL
Ed allora, viva le donne sempre, tutti i giorni. Il rispetto oltre il momento.
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